mercoledì 6 luglio 2011

...e in Gran Bretagna inizia la lotteria della fertilità


Risale solo a qualche giorno fa la notizia, data su questo blog, relativa all'iniziativa dello stato indiano del Rajasthan, il quale ha indetto una lotteria per limitare le nascite offrendo la possibilità a tutti coloro (maschi e femmine) che accetteranno di sterilizzarsi di partecipare all'estrazione di auto, moto o elettrodomestici di vario tipo.

Notizia di oggi, in Inghilterra sta accadendo la medesima cosa, soltanto che anziché incentivare la sterilizzazione e la conseguente limitazione delle nascite, un'Associazione britannica, la "To Hatch", su autorizzazione della Gambling Commission di Londra,  ha lanciato una lotteria con l'obiettivo di incentivare la fertilità e dove chi vince ha diritto a ricevere cure mediche e a soggiornare in hotel di lusso.

Il nome del nuovo gioco che partirà il prossimo 30 luglio è "IVF lottery" ed è stato creato per aiutare le coppie che non riescono a concepire un bambino per problemi di fertilità. Il funzionamento prevede la vendita di biglietti dal costo di 20 sterline l'uno che potranno essere acquistati on line, in edicola o in altri centri autorizzati. L'estrazione, che inizialmente sarà mensile per poi diventare bisettimanale, decreterà un vincitore che avrà diritto, insieme al partner, ad un pacchetto di cure per la fertilità, al soggiorno in un hotel di lusso e ad un autista per il tragitto dall'albergo al centro medico, per un valore complessivo di 25mila sterline.

La lotteria, nelle intenzioni dell'associazione "To Hatch" che supporta le aspiranti mamme e gli aspiranti papà ad avere un figlio, dovrebbe aiutare le giovani coppie britanniche a procreare. Per tale motivo, pur essendo la lotteria aperta a chiunque, nel caso dovesse vincere un single, un anziano o un omosessuale, il vincitore sarà invitato a cedere il biglietto ad amici o familiari che rientrano nel target della lotteria.

Nonostante le proteste di chi vede nella "IVF lottery" una mercificazione della maternità e della paternità, i responsabili "To Hatch" difendono la lotteria sostenendo che essa, a causa dei tagli dell'austerità alla sanità pubblica britannica la quale non è più in grado di garantire il suo sostegno alle coppie che soffrono di infertilità, risulterà essere un modo per tenere viva la speranza delle giovani coppie che non hanno la possibilità economica di potersi permettere delle cure private.

Così come in India, anche l'Inghilterra ricorre alla via della speranza per invogliare le persone a partecipare ad una lotteria dalle scarsissime probabilità di vincita. La differenza è che in India si paga con l'accettazione dell'infertilità mentre in Inghilterra si paga per combatterla. É davvero paradossale come le culture e le necessità di due stati siano così diametralmente opposte ma, allo stesso tempo, essi utilizzino la medesima arma illusoria della speranza per ottenere il consenso del proprio popolo.

Considerando che il nostro stato è a crescita zero e uno dei più vecchi al mondo, resta solo da attendere che qualche esponente del nostro governo ripristini gli incentivi di epoca fascista per invogliare le persone a procreare. Anche perché nel nostro paese il problema dell'infertilità è ben poca cosa rispetto al problema della precarietà, della disoccupazione e delle conseguenti difficoltà economiche che impediscono alla stragrande maggioranza dei giovani di trovare anche "solo" il coraggio di mettere al mondo un figlio.


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