lunedì 18 luglio 2011

Tulalip on line per errore. Il social network di Microsoft sul web per un istante


Errore o abile regia mirata al word of mouth? Qualunque sia il vero motivo della "fuga di social network" avvenuta in casa Microsoft, la home page del nuovo progetto del colosso americano, Tulalip, è apparsa all'indirizzo Socl.com per breve tempo per poi essere sostituita da un messaggio su fondo bianco. Il messaggio recitava: "Grazie per la visita. É un progetto interno di Microsoft research, pubblicato per sbaglio sul web. Non volevamo farlo, davvero".

Sarò malizioso, ma proprio non riesco a berla. Infatti, è bastata questa fugace apparizione del futuro social network di Microsoft per scatenare le voci del web, le quali già parlano di un nuovo "nemico" di Facebook e del giovanissimo Google+. Nel giro di poche ore dalla comparsa della schermata iniziale di Tulalip la curiosità per questo nuovo progetto ha creato una massa vorticosa di notizie, informazioni, indiscrezioni, le quali hanno fatto balzare la notizia in cima agli argomenti di interesse del web. Se davvero è stato un errore, Microsoft dovrà ammettere che mai negligenza fu così provvidenziale.

In effetti, con lo strapotere di Facebook, con l'ascesa di Twitter e con il lancio di Google+, destare attenzione attorno all'ennesimo Social Network, seppur di casa Microsoft, risulterebbe davvero difficile. A meno che non si adotti una strategia di Viral Marketing come potrebbe esserlo, ad esempio, una momentanea ed "erronea" pubblicazione della home page di Tulalip.

Dal punto di vista estetico, la schermata iniziale di Tulalip è in pieno stile Microsoft. É facilmente ravvisabile l'impronta dei nuovi sistemi operativi Windows, mobile e non, con la classica ondina a spirale che appare dietro alla scritta "Welcome". Incuriosisce invece la presenza sulla schermata iniziale di due pulsanti per i collegamenti a Facebook e Twitter, la cui cosa sembrerebbe in parte demolire l'opinione dei sostenitori della guerra fra giganti a colpi di social e far propendere verso la nascita di uno strumento "limitato", o meglio adito alla condivisione ma, allo stesso di tempo, di "supporto" ai veri "social network". In tal caso sembrerebbe prospettarsi l'ennesimo round "Google Vs Microsoft" data l'assenza di un'icona dedicata a Google+.

Siamo certi che a breve sapremo se dar credito ai "guerrafondai" del web oppure meno. Certo è che la via del social è sempre più un diktat per ogni colosso informatico che si rispetti e che il sovraffollamento dettato dalla "corsa alla condivisione" sta apportando non pochi cambiamenti al modo di comunicare sul web e alle sue modalità di fruizione. Ben presto ci troveremo ad avere decine di profili su altrettanti social network frammentando ancor di più la nostra "personalità digitale" già di per sé liquida.

In mezzo a questi avvenimenti, come sempre accade, c'è sempre un gaudente, in tal caso rappresentato dal mercato pubblicitario digitale il quale, grazie al moltiplicarsi dei canali di comunicazione, diventa sempre più affinato e mirato a target segmentati. Sempre che avere decine di profili digitali differenti voglia dire segmentazione e non confusione.


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