sabato 2 luglio 2011

In India è iniziata la lotteria della sterilizzazione


L'opulento occidente fa gola ad ogni singolo individuo dell'attuale miliardo e 250 milioni di indiani. Questo il governo indiano lo sa bene e per questo, di tanto in tanto, cerca di contrattare la cessazione delle nascite con la promessa di premi come elettrodomestici, auto, moto e altri beni voluttuari che, se per noi europei sono la "norma", per un indiano rappresentano un vero e proprio status symbol.

Accade così che nello stato indiano del Rajasthan le autorità mediche stanno tentando di convincere la popolazione a "limitare le nascite" offrendo in cambio la possibilità di partecipare ad una lotteria che prevede, per tutti coloro che decideranno di sterilizzarsi (sia maschi che femmine), l'estrazione di alcuni premi considerati prestigiosi come la "Tato Nano", l'auto più economica del mondo.

Un vero e proprio tentativo disperato da parte delle autorità indiane che ormai da tempo lottano contro una minaccia concreta: diventare entro il 2030 il paese più popoloso del mondo. Le scarse risorse e la ridondante popolazione (ogni coppia mette al mondo, in media, 5 figli) rendono le misure governative sempre più stringenti al punto da barattare la sterilità degli esseri umani con oggetti ritenuti dal popolo "desiderabili". In particolare, il Rajasthan, già noto alla cronaca per essere lo stato con il più alto tasso di assunzione di anticoncezionali orali dell'India, ha mostrato nel tempo una particolare sensibilità al problema dell'eccesso di nascite fino ad arrivare allo strumento estremo della sterilizzazione volontaria.

Qual'è la dinamica dell'"operazione a premi"? Fino al 30 settembre 2011 chiunque, uomo o donna, si iscriva alla lotteria procederà alla sterilizzazione e avrà la possibilità di vincere uno dei premi in palio ad estrazione. Quindi, a fronte di una rinuncia definitiva alla procreazione vi sarà una scarsa probabilità di vincere un premio del valore di poche centinaia di euro. 

Sembrerebbe che il governo indiano punti più sulla leva della speranza e sul miraggio del benessere che sull'informazione e la scolarizzazione del proprio ignaro popolo. La storia insegna che le procreazioni, per così dire, "massive" sono il frutto di una scarsa scolarizzazione, di una economia poco sviluppata, di un benessere mal distribuito e di una condizione di degrado delle donne. Ciò significa che per ridurre l'ascesa senza limiti di un popolo già ora mastodontico non basterà certamente una lotteria ma serviranno misure ben più concrete e rispettose della dignità di ogni essere umano.

A pensarci bene, la Tata Nano avrebbe le potenzialità per ridurre le nascite. Considerando le sue dimensioni, non vi entrerebbero più di 4 persone scarse e quindi le famiglie indiane, per non rinunciare ai propri spostamenti e allo status symbol di possedere un'auto, eviterebbero ben volentieri di mettere al mondo altri figli. Detto ciò, basterebbe quindi regalarne una a famiglia e il gioco è fatto. Se non altro il baratto sarebbe concreto e non ingannevole. 

D'altronde, se la leva è quella insostanziata dell'apparire, anche questo ragionamento, al pari della lotteria, non farebbe una piega.

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