venerdì 24 giugno 2011
Aimi Eguchi è un falso digitale. Ecco il mistero della band giapponese AKB48
Il Giappone è un paese che, dal punto di vista tecnologico, oserei definire mistico. Infatti, per parafrasare una frase nota del celebre film "Blade Runner", solo nella terra del sol levante accadono cose che "noi europei non abbiamo mai visto"
É questo il caso di un gruppo pop femminile, le AKB48, formato dalle famose "idol" giapponesi, ovvero adolescenti che diventano popolari nel mondo dello show-biz grazie alla loro avvenenza. Il gruppo in questione, formatosi grazie ad un casting del 2005, è formato in totale da 58 cantanti divise in 4 gruppi da 16 e si esibisce regolarmente al teatro di Akihabara, un distretto di Tokio. Ebbene, all'inizio di giugno ha cominciato ad esibirsi, assieme alle ragazze già note al grande pubblico, una nuova idol, Aimi Eguchi.
La nuova promessa del pop ha subito conquistato i fan delle AKB48 grazie alla sua straordinaria bellezza e alla incredibile somiglianza con le altre componenti del gruppo. Nel giro di poche settimane la fantomatica sedicenne ha conosciuto una enorme notorietà grazie all'apparizione sulla copertina della versione nipponica della rivista Weekly Playboy e in uno spot pubblicitario di caramelle.
I fan hanno cominciato a nutrire dei dubbi in merito all'immediata impennata di notorietà di una idol che prima, effettivamente, non esisteva. Così che, nonostante le smentite del manager del gruppo, l'azienda di caramelle che ha utilizzato il volto della ragazza per uno spot pubblicitario, ha (strategicamente) confessato che la ragazza non è reale ma è solo il frutto di una animazione digitale.
Successivamente a questa che riteniamo una pilotatissima "confessione", la stessa società dolciaria ha pubblicato su YouTube un video (vedi sotto) che mette in evidenza come sia stata elaborata l'immagine della pop star digitale attraverso l'utilizzo e l'"incrocio" dei tratti somatici delle componenti più avvenenti del gruppo AKB48. Parallelamente ha rilasciato un'applicazione che permette agli utenti di creare la propria pop idol e condividerla su Facebook.
Beh, non c'è che dire, una gran bella operazione di marketing perfettamente riuscita. Considerando che il gruppo di idol in parola è un vero e proprio fenomeno discografico che vende oltre un milione di dischi ogni volta che pubblica un nuovo brano, la compagnia dolciaria ci ha visto davvero lungo.
Per i fan è stato uno scherzo dal retrogusto "dolce", breve ma intenso. A pensarci bene, hanno ancora a disposizione ben 58 avvenenti ragazze da idolatrare.
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