mercoledì 1 giugno 2011

Bitcoin. Il futuro del denaro è digital?


Il marketing contemporaneo ha definito il primo decennio del ventunesimo secolo come l'epoca della "dematerializzazione della società". Dematerializzazione avvenuta per lo più grazie alla tecnologia digitale e alla diffusione di Internet. Nella sostanza, lo scambio di informazioni, da materico e ristretto è diventato digitale e globale e la sua unità di misura principe è il bit.

Oltra a ciò, il web ha reso possibile l'astrazione di diversi oggetti e prodotti un tempo inimmaginabile. Pensiamo agli e-book, ai quotidiani on line, agli mp3, alle chat, ai software di progettazione, alle transazioni economiche e, perché no, anche a questo blog. Tutto ciò che ci circonda sta assumendo, nel tempo, un alter ego digitale che infine, inevitabilmente, lo scalza e lo sostituisce.

C'è un confine alla digitalizzazione del nostro quotidiano? Fino ad ora sembrava di si ed era rappresentato dalla forma cartacea e metallica dello strumento di transazione principale da migliaia di anni: il denaro.

Ma con i bitcoins tutto cambia.

Il bitcoin è una nuova valuta digitale, creata da gruppi di hacker, attualmente utilizzata per acquistare su aste on line o per giochi d'azzardo sulla rete. L'idea nasce da circoli di movimento open source ed è fondata sulle tecniche della crittografia e della chiave di codificazione. I bitcoins sembrerebbero avere un vantaggio assoluto su qualsiasi altra valuta: sono al sicuro da qualsiasi tentativo di falsificazione. Una volta cambiati, ad esempio, euro in bitcoins (comprandoli in rete da hacker e dai loro gruppi che li vendono come una banca) o li usi per transazioni on line, ogni singolo bitcoin porta con sé, i suoi codici, le sue memorie elettroniche. Pertanto non dovrebbe essere possibile per nessun falsario creare bitcoins falsi.



La nuova valuta digitale si sta già diffondendo a macchia d'olio sul Web e sono già iniziate le prime speculazioni. I "miners" (minatori), operatori e giocatori sui cambi della valuta virtuale, spesso sono diventati ricchi dal nulla riuscendo ad accumulare fortune di milioni di dollari.

Il valore del bitcoin, secondo gli hacker, dovrà diventare stabile come una forte valuta reale. Al momento però, da quanto è stato creato, un bitcoin è passato da un valore di 20/30 cents di dollaro agli 8 dollari dati dalle quotazioni on line di venerdì scorso.

Nel frattempo la CIA e le banche internazionali sembrano realmente preoccupate dal fenomeno. Infatti, nonostante i creatori della valuta digitale insistano sulla sicurezza dei codici elettronici che la rendono meno soggetta a falsificazioni rispetto ad una valuta tradizionale, le transazioni elettroniche anonime in bitcoin possono essere utilizzate da chiunque rendendo palese il pericolo di operazioni illegali ad opera del terrorismo e della criminalità organizzata.

Insomma, come ogni novità che si rispetti, anche il Bitcoin vede fazioni opposte scontrarsi nella definizione di nuovi standard di sicurezza e garanzia nell'utilizzo del servizio. Da una parte i sostenitori di una forma di denaro che liberi i consumatori e i comuni cittadini dalla tirannia delle banche e delle autorità economico-finanziarie, dall'altra i più importanti organismi di sicurezza mondiale preoccupati dalla portata potenzialmente destabilizzante della moneta digitale.

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