martedì 14 giugno 2011
Pace fatta tra Apple e Nokia. C'è accordo sui brevetti
Galeotto fu l'accordo sui brevetti.
Finalmente la Apple, il colosso di Cupertino, diventa licenziataria di alcuni brevetti della multinazionale finlandese Nokia, riconoscendogli le relative royalties. Dopo le accuse e le battaglie legali finalmente un accordo fra le due potenze tecnologiche su un tema caldo e sentito come quello dei brevetti.
Come prima conseguenza dell'accordo, le due aziende hanno ritirato le rispettive denunce depositate all'US international trade commission. Il contratto prevede il pagamento una tantum da parte di Apple, oltre al versamento di royalties sulla base di termini contrattuali riservati e confidenziali.
Stephen Elop, CEO di Nokia, ha manifestato tutto il proprio entusiasmo relativo all'ingresso di Apple tra le aziende licenziatarie dei brevetti Nokia. In questo modo l'azienda finlandese, numero uno della telefonia mondiale, rafforza ulteriormente il potere del suo reparto Ricerca e Sviluppo, uno dei più floridi al mondo. Basta pensare che negli ultimi due decenni Nokia ha investito 43 miliardi di euro nel consolidamento del proprio portafoglio brevetti, uno dei più solidi e ampi dell'industria wireless, con più di 10mila famiglie di brevetti depositati. Un vero sproposito che non ha rivali.
L'accordo con Apple darà senz'altro a Nokia ulteriori possibilità di licenza nel settore della comunicazione mobile. Molti sono pronti a scommettere che nel giro di poco tempo saranno molte altre le aziende "mobile oriented" che, sulla scia di Apple, decideranno di affidarsi agli innovativi sistemi Nokia.
Un accordo quindi dal sapore epocale. Due titani decidono di fare la pace per non distruggersi a vicenda. Ma, come in ogni accordo che si rispetti, anche se non c'è un vincitore, c'è sempre un vincente. La sensazione è che l'accordo sia il segno di una precisa volontà da parte di Apple di mollare la presa su alcuni settori del business del mobile in cui non è propriamente la prima della classe. Stieve Jobs sa benissimo che "chi troppo vuole nulla stringe", specialmente quando si vuol contendere la palma del migliore ad un colosso come Nokia.
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