mercoledì 29 giugno 2011

Apple, Google e Microsoft: una battaglia giocata sulle nuvole


Il nuovo territorio di battaglia per i grandi colossi informatici sono le nuvole.

Le mosse strategiche di questo mese di giugno ne sono la prova inconfondibile. Il nuovo diktat tecnologico, o semplicemente il concetto più di tendenza, all'interno del settore informatico si chiama "condivisione", o meglio, in termini tecnici, cloud computing. Tutto sembra ormai essere pensato, progettato e prodotto per essere condiviso.

L'obiettivo è quello di spostare sulle nuvole - intendendo per nuvole un insieme di tecnologie che permettono sia di memorizzare/archiviare dati che di elaborarli (con CPU o Software) tramite l'utilizzo di risorse distribuite e virtualizzate in rete (Fonte Wikipedia, voce Cloud computing) - interi pacchetti di dati di ogni individuo, permettendo a quest'ultimo di poterli adoperare e condividere in ogni istante da qualsiasi computer semplicemente accedendo alla rete internet, avendo così a disposizione uno "storage" pressoché illimitato.

Il web sta diventando un enorme Social Network. Ma questo ce lo aspettavamo.

Ad entrare nel vivo della battaglia ci ha pensato Apple che, solo pochi giorni fa, ha lanciato iCloud, il nuovo servizio di condivisione in rete della casa di Cupertino. Un vero e proprio fulmine a "ciel sereno" considerando che quel buon vecchio genio che è Stieve Jobs non ha fatto altro che anteporre una "i" ad un concetto, quello del cloud, di cui si parla già da qualche anno. Così che, anche questa volta, ad Apple è bastata una vocale per trasformare il consueto in inconsueto e per rendere magica una tecnologia che, concettualmente e operativamente, è già vecchia di anni.

Come spesso accade negli ultimi anni, a seguire sono approdati alle nuvole anche Microsoft e Google. La prima, non più tardi di ieri, ha lanciato Office 365, ovvero l'approdo al cloud computing del famosissimo pacchetto di software composto da Word, Excel, Outlook e Powerpoint. Al riguardo Steve Ballmer ha affermato: "Con lo sbarco di Office sulla cloud aiutiamo la gente a dar vita alle loro idee e aggiungiamo la collaborazione alla produttività." Una sintesi non proprio entusiasmante.

Infine, a completare la diatriba giocata a suon di condivisione, Big G ha lanciato Instant Upload per provare a riconquistare le nuvole. Si, riconquistare, dato che Google è stato tra i primi colossi informatici a trasformare in realtà il cloud con il suo Docs, programma che permette di creare documenti da zero e di caricarli in rete, senza passare dal proprio hard disk.

Insomma, ancora una volta Apple ha fatto le scarpe a tutti, ed è bastata una semplice "i". Basta leggere quanto Stieve Jobs ha affermato  durante la presentazione dell'iCloud: "Alcune persone pensano che il cloud sia un hard disk nel cielo. Esegui caricamenti e download. Noi pensiamo sia molto più di questo. Noi lo chiamiamo iCloud. Archivia i tuoi contenuti nel cloud e automaticamente li invia ai tuoi dispositivi."

A parte la sincronizzazione, forse il vero punto forte di Apple da sempre, nulla di nuovo all'orizzonte, almeno da un punto di vista tecnologico. Sul piano del marketing non si discute, Apple ha già vinto. Ancora una volta.

1 commento:

  1. Ciao Alessio,
    articolo interessante, anche noi nei prossimi giorni parleremo di iCloud!

    ti invito a visitare il nostro blog http://socialsoda.blogspot.com/

    A presto
    AG

    RispondiElimina

Esprimi il tuo parere!