domenica 19 giugno 2011

Pontida, lo show della Lega non sorprende



Recuperare un miliardo di euro a favore del fisco fermando gli interventi militari in Libia, riscrivere il patto di stabilità dei comuni ad opera del ministro Tremonti, confermare la leadership di Berlusconi anche se la Lega potrebbe andare da sola alle elezioni, trasferire alcuni ministeri al nord per combattere il centralismo di  Roma. Questa la sintesi dei "diktat" presenti nell'intervento del leader del carroccio, Umberto Bossi, acclamato dal popolo leghista al grido di "Secessione" e "Padania libera".

Vere e proprie ovazioni per i discorsi del ministro Maroni, che ha arringato la folla con due classici, la sicurezza e l'immigrazione, e per il ministro Calderoli il quale ha ribadito la "necessità" di trasferire alcuni ministeri al nord, sottolineando che Berlusconi aveva già fatto un decreto del genere ma poi "si è cagato sotto".

Ricapitolando: Roma ladrona, Padania libera, no all'immigrazione, ricchezza al nord e Berlusconi presidente. Insomma, niente di nuovo all'orizzonte. Forse, se non fosse per lo striscione che campeggia al di sotto del palcoscenico, il quale riporta la scritta "Pontida 2011", sembrerebbe quasi una registrazione di uno dei medesimi interventi degli anni passati.

Chi si aspettava una vera e propria rivoluzione politica dal meeting padano di Pontida rimarrà deluso.

Pontida ha comunque assistito al discorso di un Bossi in grande spolvero, che, tra una pausa e l'altra della sua orazione, ha regalato al pubblico battute degne di un comico di Zelig. Ad esempio, parlando di trasferimento dei ministeri al nord, ha detto: "La Brianza è piena di mafia e con i ministeri a Monza diamo un segno di rilancio alla gente brianzola" poi ha proseguito, rivolgendosi a Maroni, "Maroni, sai che la Brianza è piena di mafia? Dagli una soppressata." Sembra già di assistere al corteo dei mafiosi che abbandonano la Brianza intimoriti dal trasferimento di due ministeri della Repubblica.

Degno di nota è anche lo striscione comparso in fondo al prato di Pontida con la scritta "Maroni presidente del consiglio". Sembra che il popolo leghista veda di buon occhio l'attuale ministro dell'Interno al posto di Berlusconi. Siamo pronti a scommettere che su questo la Lega dibatterà presto con il PDL. Il popolo degli elettori si è espresso e la Lega, come la storia ci insegna, dà sempre ai propri elettori ciò che gli elettori vogliono.

Per il resto, il meeting di Pontida ha rispettato tutti i canoni della tipica manifestazione leghista. Bandiere, inni per Alberto da Giussano, i "Carmina burana" e una chicca multimediale, alcuni spezzoni del film "Braveheart" a fare da colonna sonora mentre sul palco venivano proiettate le immagini del film con Mel Gibson sulla lotta di indipendenza della Scozia.

Anche quest'anno la contraddizione del nostro paese è andata in scena e lo spettacolo della Lega è perfettamente riuscito. La folla è contenta e si sente un pò più del nord dopo una rinfrescata alla propria "settentrionalità". Il resto d'Italia è esorcizzato e un pò più lontano.

Auguri Italia, buon centocinquantesimo compleanno. Mi raccomando, tieni duro.

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