giovedì 23 giugno 2011

La chirurgia estetica? Un antidoto al licenziamento


Come da copione, la tendenza arriva dagli USA dove milioni di persone hanno deciso di affidarsi al "ritocchino" per non perdere il posto di lavoro. "Faccia nuova, lavoro preservato" insomma, ecco il nuovo metodo per restare aggiornati e adeguati a quella determinata posizione raggiunta con tanto impegno e sacrificio. Mettiamola così, potremmo paragonare il ritocco ad una sorta di "corso si aggiornamento estetico".

Starete pensando "guarda che tocca fare per mangiare". Beh, dipende dai punti di vista. Fatto sta che negli USA tra iniezioni di botulino o filler, minilifting e blefaroplastiche, negli ultimi anni chi si è concesso un intervento estetico è aumentato in modo inversamente proporzionale a chi ha perso il lavoro. Lo scorso anno ci sono stati 13 milioni di trattamenti equivalenti al 5% in più rispetto al 2009, tra cui, niente poco di meno che un milione di uomini.

Sembrerebbe che in America sempre più uomini, per lo più over 55, decidano di usufruire dei prodigi della medicina estetica per eliminare i segni dell'età, come le rughe attorno agli occhi, in modo da darsi un'aria più giovane in ufficio. Il ricorso al ritocco da parte delle donne rimane invece per lo più tradizionale: naso, zigomi e seno i sempreverde femminili.

Se l'America chiama l'Italia risponde. Ma cosa sta accadendo da noi? Contrariamente agli USA, nel bel paese sono sempre le donne a ricorrere, per la stragrande maggioranza, agli interventi estetici. Si tratta solitamente di interventi poco invasivi, mirati al ringiovanimento, spesso intesi da chi vi si sottopone come una sorto di "rilancio professionale".

Ormai, per non perdere il lavoro, non si sa più a che santo votarsi e la soluzione estetica sembra la più quotata. Già mi immagino una società di impiegati e manager, sempre giovani e sorridenti, che approfittano della pausa pranzo per una piccola iniezione di botulino. Non si sa mai che il capo si accorga di quella ruga, potrebbe licenziarci.

1 commento:

  1. Non solo ma una ricerca in Inghilterra a dimostrato che esiste un legame tra inestetismo e tempo necessario per trovare lavoro. L' inestetismo peggiore e quello dell' acne. Meno male che esiste una tecnica di micro chirurgia estetica.

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